Cari visitatori della Tersatto di Maria!
Sono lieto per il gran numero di pellegrinaggio privati e organizzati nel Santuario di Tersatto. So che non è necessaria una grande opera di convincimento per invogliare la gente a recarsi in pellegrinaggio dalla Madonna di Tersatto. E’ grande, non soltanto per il numero di pellegrini, ma in primo luogo per la spiritualità che emana e che si può sperimentare personalmente. Si tratta della spiritualità mariana primigenia, permeata della semplicità francescana, dell’umanesimo evangelico e dalla delicatezza di sentimenti. I fedeli, ed anche quelli che non si considerano tali, oggi accedono con tale animo a questo Santuario, per cui vengono qui volentieri e se ne vanno ristorati, lieti e tranquilli. Non si dovrebbe scordare nessuno degli avvenimenti signifi cativi accaduti a Tersatto. Comunque la cosa più importante è oggi comprendere la tradizione relativa al collegamento di Tersatto con Nazareth, in quanto proprio da tale tradizione consegue il legame di ogni visitatore della Tersatto di Maria, in particolare dei pellegrini, con la santa famiglia di Nazareth, Gesù, Maria e Giuseppe.
Ai visitatori del Santuario di Tersatto auguro di cuore di poter, anche durante il soggiorno più breve, ottenere dal Signore il dono della fede, della rinnovata speranza e del senso della vita. Mentre visitano la chiesa, la cappella dei doni votivi, il chiostro e forse anche l’interno del convento, scorrano, pertanto, dinanzi agli occhi dei visitatori le pagine di storia e risaltino le opere che suscitano il sentimento della bellezza e dell’ammirazione. In ogni caso, desidero a tutti di comprendere, nel contempo, che Tersatto è un’oasi di pace e ristoro.
mons. Ivan Devčić, arcivescovo Fiumano